Uomo durante un test uditivo
Calo uditivo

Ipoacusia o sordità monolaterale

Difficoltà a sentire con un solo orecchio? Ecco cosa sapere e come intervenire.

Ipoacusia monolaterale: sentire con un solo orecchio

L’ipoacusia monolaterale è una condizione caratterizzata dalla riduzione della capacità uditiva, parziale o totale, che interessa un solo orecchio, mentre l’altro conserva una funzione uditiva normale.

 Questa asimmetria può rendere difficile individuare la provenienza dei suoni, orientarsi nello spazio e seguire le conversazioni soprattutto in ambienti rumorosi. Le cause possono essere diverse: alcune forme sono congenite, altre possono insorgere dopo infezioni batteriche o virali (es. parotite, meningite), in seguito a traumi, incidenti, patologie vascolari, tumorali, autoimmuni o iatrogene (farmaci).

In molti casi è possibile migliorare la selettività di ascolto grazie ad apparecchi acustici specifici, come i sistemi CROS, che captano i suoni dall’orecchio “sordo” tramite un microfono e li trasmettono all’orecchio normoudente, facilitando così la comprensione e la percezione verbale.

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Cause della sordità improvvisa monolaterale

La sordità improvvisa monolaterale è una perdita uditiva che compare all'improvviso e richiede una valutazione specialistica immediata, perché intervenire entro le 24–72 ore dall'insorgenza aumenta le probabilità di recupero.

Nella maggior parte dei casi la causa è idiopatica, cioè non viene individuato un evento patologico sicuro. Quando invece è identificabile, l’episodio acuto può essere legato a:

  • Processi infiammatori acuti della coclea, dell'orecchio interno o del nervo acustico;
  • Alterazioni vascolari improvvise (micro-ischemie dell’orecchio interno);
  • Traumi o esposizione a rumori intensi che danneggiano bruscamente la coclea;
  • Barotraumi: brusche variazioni della pressione ambientale come avviene durante le immersioni;
  • Farmaci ototossici assunti da poco tempo (rare);
  • Lesioni del nervo acustico (rare).

Invalidità civile per ipoacusia monolaterale

L’ipoacusia monolaterale, può essere riconosciuta ai fini dell’invalidità civile solo quando determina un impatto significativo sulla vita quotidiana della persona. La valutazione non si basa esclusivamente sui decibel di perdita rilevati all’audiometria, ma su quanto la limitazione influisca sulla capacità comunicativa, sulla sicurezza e sulle attività lavorative o sociali.

Tra le difficoltà più comuni associate alla sordità monolaterale ci sono la scarsa percezione della direzione dei suoni, la fatica nel seguire conversazioni in ambienti rumorosi e la maggior vulnerabilità in contesti di guida o al lavoro. Tuttavia, poiché l’altro orecchio mantiene una funzione uditiva normale, la perdita monolaterale, da sola, raramente porta a percentuali elevate di invalidità: è necessario documentare una compromissione funzionale reale e duratura.

Tabelle invalidità civile per l'ipoacusia monolaterale​

Le tabelle per la valutazione dell’invalidità civile in caso di ipoacusia monolaterale non sono uniformi a livello nazionale: le commissioni si basano su criteri audiometrici, percentuali indicative di menomazione e linee guida regionali o dell'INPS, ma la decisione finale tende a considerare sempre la situazione complessiva della persona.

In genere, la sordità monolaterale dà luogo a un’invalidità modesta, soprattutto se l’altro orecchio funziona bene. La percentuale può aumentare quando la perdita uditiva è grave o totale (anacusia) per le palesi difficoltà comunicative o se ci sono sintomi associati come acufeni o problemi di equilibrio.

Per una valutazione corretta è importante presentare documentazione completa: audiometrie, relazioni specialistiche, descrizione delle limitazioni funzionali ed eventuali certificazioni del medico competente o del datore di lavoro.

Rinnovo patente per sordità monolaterale​

L'ipoacusia monolaterale non impedisce il rinnovo della patente in Italia. Le norme attuali permettono di ottenere o rinnovare la patente anche con un’ipoacusia da un solo lato, purché l’orecchio sano garantisca un ascolto sufficiente per una guida sicura.

La commissione medica può richiedere esami audiometrici aggiornati per valutare l’udito complessivo. In genere, le patenti A e B non presentano problemi; per le categorie professionali C, D ed E la valutazione è più approfondita, ma la sordità monolaterale non comporta automaticamente l’esclusione.

È comunque necessario presentare documentazione clinica aggiornata e segnalare l’eventuale uso di apparecchi acustici o sistemi CROS.

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Apparecchi acustici per ipoacusia monolaterale​

Ecco alcune soluzioni che possono essere adottate in caso di ipoacusia monolaterale: 

  • Apparecchio tradizionale sul lato ipoacusico: indicato quando l’orecchio colpito ha ancora una certa capacità residua: amplifica i suoni rendendoli nuovamente percepibili;
  • Sistemi CROS: ideali quando l’orecchio colpito non è più in grado di essere riabilitato. Il microfono sull’orecchio “sordo” invia i suoni all’orecchio sano, migliorando la percezione proveniente dal lato compromesso;
  • Sistemi BiCROS: utili quando anche l'altro orecchio presenta una perdita uditiva. Il suono viene captato da entrambi gli apparecchi, elaborato e inviato all’orecchio con migliore capacità uditiva;
  • Apparecchi acustici con tecnologia direzionale avanzata: offrono un supporto efficace negli ambienti difficili, aiutando a isolare la voce della persona che sta parlando e riducendo il rumore di fondo;
  • Dispositivi a conduzione ossea; utili in alcuni casi di ipoacusia monolaterale trasmissiva o quando non è possibile indossare un apparecchio tradizionale.

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Diagnosi di sordità monolaterale​

La diagnosi della sordità monolaterale si avvale di tutta una serie di indagini necessarie a identificare il tipo di perdita uditiva, la sua gravità e la possibile causa. Alcuni esami effettuati dallo specialista risultano fondamentali, altri  complementari.

  • Visita specialistica (Otorinolaringoiatra o Audiologo): ispezione del condotto uditivo, della membrana del timpano e raccolta dei sintomi (anamnesi);
  • Audiometria tonale e vocale: necessaria a definire tipo e grado del'ipoacusia;
  • Impedenzometria: per valutare eventuali problemi dell’orecchio medio;
  • Otoemissioni acustiche (OAE): per verificare la funzionalità della coclea;
  • Potenziali evocati uditivi (ABR): per studiare il nervo acustico;
  • Risonanza magnetica (RM) o TC per escludere il neurinoma del nervo acustico o altre patologie cocleari o retrococleari;
  • Esami del sangue, se si sospettano cause virali, autoimmuni o vascolari.

Consigli per una conversazione ideale

  1. Quando si è affetti da un calo uditivo monolaterale, ove possibile, prima di iniziare una conversazione, è opportuno individuare un luogo confortevole e privo di rumori di sottofondo;
  2. Durante una conversazione è consigliato privilegiare l’orecchio migliore, mantenendo sempre il contatto visivo con l’interlocutore, aiutandosi anche con il supporto discreto della lettura delle labbra;
  3. Nel traffico e negli ambienti caotici bisogna prestare particolare attenzione, perché i segnali acustici non vengono percepiti correttamente dalle persone ipoacusiche;
  4. L'interlocutore deve evitate di urlare e di utilizzare espressioni gergali durante le conversazioni. Chi è affetto da ipoacusia sarà grato di questa accortezza.

Consigli per i più piccoli

  1. Informare la scuola materna o elementare degli specifici bisogni uditivi del bambino è il primo passo da compiere per garantirgli un ascolto migliore;
  2. L'ipoacusia monolaterale, di solito, non influisce sullo sviluppo uditivo e del linguaggio perché un orecchio sente perfettamente. Il consiglio è, comunque, di fare dei controlli periodici dell’udito per indagarne il corretto funzionamento;
  3. Valutare l’eventualità di ricorrere a un apparecchio acustico, per far recuperare al bambino una buona capacità di ascolto, è un gesto importante da compiere per garantire al bambino una corretta comprensione del linguaggio e facilitarne la comunicazione verbale, nonché interazione sociale.
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