Apparecchi acustici per bambini

Tutto quello che devi sapere per fare la scelta migliore

Quali sono le principali caratteristiche degli apparecchi acustici?

Gli apparecchi acustici per bambini sono dispositivi medici che aiutano a migliorare il deficit uditivo del piccolo, amplificando i suoni percepiti dall’esterno. Si dividono in due tipologie principali, che si adattano anche alle orecchie più piccole: retroauricolari, ovvero posizionati dietro l’orecchio, o endoauricolari, apparecchi acustici invisibili per bambini, posizionati all’interno del condotto uditivo.

Apparecchi acustici per bambini: i dettagli

Dal punto di vista della tecnologia, gli apparecchi acustici per bambini sono molto simili a quelli per gli adulti, ma si differenziano perché più semplici da utilizzare e pensati per adattarsi al meglio alle orecchie e alla vita movimentata dei piccoli. Sono infatti resistenti all’acqua e alla polvere e hanno segnali LED di spegnimento facili da individuare, in modo che i genitori e i bambini possano accorgersi nell’immediato se l’apparecchio è spento o acceso. Inoltre, non hanno grandi dimensioni e sono proposti in una gamma di colori accesi ed esteticamente attraenti, che contribuiscono a farli accettare come un accessorio divertente. I materiali con cui vengono realizzati sono anallergici, come il silicone. Per ulteriore sicurezza, di solito le audioprotesi sono infine dotate di blocco pediatrico, che impedisce ai più piccoli di aprire il vano batteria.

Possiamo dire che negli ultimi anni la tecnologia di questi apparecchi si è notevolmente evoluta. L’ultima generazione offre dispositivi che, oltre ad avere un design molto curato, ergonomico e discreto grazie all’utilizzo di microcomponenti, hanno una resa del suono nettamente superiore al passato. La loro tecnologia digitale è infatti in grado di elaborare la complessità del suono in modo che possa essere percepito nel modo più naturale possibile.

Modelli di apparecchi acustici per bambini

Il criterio per individuare quello perfetto per il vostro bambino è, prima di tutto, la tipologia e l’importanza dell’ipoacusia del piccolo, che può variare da lieve a profonda. L’apparecchio acustico ideale è quello che riesce a compensare il problema d’udito ed essere indossato nel modo più comodo e naturale: proprio per questo non esiste una tipologia valida per tutti, ma devono essere valutate con attenzione le esigenze specifiche del bimbo. I centri Amplifon vi possono offrire tutto il supporto per compiere una scelta attenta, serena e consapevole delle necessità del bambino.

Apparecchi acustici retroauricolari (BTE)

Gli apparecchi acustrici retroauricolari sono estremamente versatili perché indicati in caso sia di ipoacusie leggere e sia gravi. Di solito sono consigliati fino a un’età di 16 anni. Questi apparecchi acustici per bambini sono composti da un guscio di dimensioni ridotte che si posiziona dietro l’orecchio e che contiene tutta la tecnologia per l’amplificazione del suono. Hanno il vantaggio di poter essere collocati in pochi minuti e in modo indolore, di offrire un buon livello di amplificazione e di essere poco invasivi e, perciò, più facilmente accettabili dal piccolo. Vengono inoltre proposti in una varietà di colori accesi.

Apparecchi con ricevitore nel canale uditivo (RIC)

Questa tipologia di dispositivi, detti anche apparecchi acustici RIC, rappresenta una recente evoluzione della tecnologia delle protesi e si adatta a ipoacusie da lievi a gravi.  La principale differenza con i dispositivi retroauricolari presentati sopra sta nel fatto che il ricevitore del suono non è posizionato nel guscio, ma all’interno dell’auricolare. Il vantaggio è che sono più piccoli e leggeri. Inoltre, di solito sono dotati di funzioni avanzate, come la connessione wireless con cui possono collegarsi ad altri dispositivi. Esiste anche la versione ricaricabile.

Apparecchi acustici endoauricolari (ITE)

Gli apparecchi acustici ITE sono dotati di una tecnologia molto simile ai precedenti, con una sostanziale differenza: il loro guscio viene interamente applicato all’interno del condotto uditivo, con il risultato di essere praticamente invisibili dall’esterno. Sono realizzati su misura e scelti solitamente dagli adulti per il loro evidente vantaggio estetico. È meno consigliato l’utilizzo nei bambini, non solo perché meno efficaci in caso di ipoacusia grave, ma anche perché poco adattabili ai cambiamenti di un orecchio in crescita.

Apparecchi acustici CROS e BICROS

Se l’ipoacusia colpisce un solo orecchio ed è dunque monolaterale, una delle possibili soluzioni è l’apparecchio acustico CROS, che si compone di due parti: nell’orecchio meno ricettivo viene posizionato un trasmettitore con microfono che intercetta i suoni e li trasmette in modalità wireless all’altro orecchio; in quest’ultimo è collocato un secondo apparecchio acustico, che capta il suono proveniente dall’orecchio opposto e lo riproduce.

Quando anche l’orecchio che sente meglio ha una piccola perdita uditiva, si opta per gli apparecchi acustici BICROS. Il loro funzionamento è molto simile al CROS, con la differenza che l’apparecchio acustico nell’orecchio che sente meglio svolge sia la funzione di ricevitore dei suoni provenienti dall’orecchio opposto, sia di apparecchio acustico in sé, per migliorare l’udito. 

Questo tipo di device, per quanto apprezzabile per le sue funzionalità, non riesce a ricostruire la tridimensionalità del suono e rende perciò più difficile stabilire la provenienza di un determinato rumore. Richiede dunque un uso attento e consapevole, che viene considerato poco adatto allo stile di vita e alle esigenze di un bambino.

Altre soluzioni disponibili per migliorare l’udito

Se il deficit uditivo è profondo o totale e le protesi acustiche non danno il risultato sperato, i genitori possono ricorrere ad altre soluzioni. Eccone alcune:

  • Impianto cocleare: si tratta di un dispositivo composto da una parte che viene impiantata chirurgicamente nell’orecchio interno e una parte che viene indossata dietro l’orecchio, come gli apparecchi tradizionali. Questi apparecchi stimolano elettronicamente il nervo acustico e vanno a sostituire la funzione della coclea. In questi casi, il consiglio è di affiancare anche una rieducazione logopedistica.
  • Impianto a conduzione ossea: trasforma i suoni in vibrazioni che vengono inviate all’orecchio interno tramite le ossa della testa. È solitamente impiegato in casi in cui l’orecchio medio e quello esterno non riescono a trasmettere i suoni all’orecchio interno, oppure quando il canale uditivo è danneggiato o irritato.
  • Sistemi wireless: sono utili ai bambini che indossano apparecchi acustici o impianti cocleari perché migliorano la performance uditiva, soprattutto in contesti con rumori di sottofondo. Sono composti da un microfono che isola determinati segnali sonori, come una voce, e li invia tramite il ricevitore wireless agli apparecchi acustici o impianti cocleari.

Personalizza l’apparecchio acustico di tuo figlio

Come abbiamo visto, la gamma di apparecchi acustici e accessori per bambini è molto ampia. Al di là delle specificità di ognuno, ci sono alcune componenti che generalmente li accomunano: 

  • un microfono, che capta i segnali acustici trasformandoli in elettrici;
  • un amplificatore;
  • una bobina, che trasforma il segnale da elettrico a sonoro;
  • circuiti accessori che hanno lo scopo di ottimizzare il suono;
  • batterie di alimentazione.

A renderli “speciali” per il bambino che li indossa, c’è poi il fattore personalizzazione. Anche per i piccoli di casa l’occhio vuole la sua parte e la possibilità di avere un apparecchio “su misura” spesso si rivela un dettaglio vincente. Amplifon offre per esempio una vasta gamma di colori tra cui scegliere, che oltre al vantaggio estetico hanno quello di poter essere avvistati più facilmente, se li si cerca. Il marchio propone anche diverse opzioni di design, che può essere impreziosito da strass o da motivi speciali.

Mio figlio ha bisogno di un apparecchio acustico?

L’ipoacusia può verificarsi in qualsiasi momento della vita del bambino e i modi per riconoscerla possono variare a seconda dell’età. Se il bimbo ha meno di un anno si potrebbe notare che non risponde adeguatamente agli stimoli vocali e ai rumori ambientali o che presenta un ritardo nello sviluppo della lallazione. Tra i due e i cinque anni del bambino lo sviluppo del linguaggio può essere assente o non sufficiente. Nei bambini in età scolare un segnale può invece essere rappresentato dallo scarso rendimento. Se avete il dubbio che vostro figlio abbia un disturbo uditivo, il primo consiglio è rivolgersi al pediatra, che insieme allo specialista otorinolaringoiatra saprà valutare il percorso e la cura più adeguati.

La visita specialistica e il test dell’udito

Fondamentale per accertare la presenza di un deficit uditivo, dopo la visita specialistica presso l’otorinolaringoiatra, sono i test dell’udito, che vengono adeguati alle diverse età: 

  • Audiometria: l’audiometria tonale riporta su un diagramma l’intensità minima dei suoni percepiti dal bambino attraverso un paio di cuffie, in una camera isolata. Questo tipo di test è adatto a bambini già grandicelli; da uno a cinque anni si può però eseguire l’audiometria comportamentale, con cui si possono rilevare le variazioni del comportamento sollecitate da stimoli sonori . 
  • Impedenzometria: valuta l’elasticità del timpano in modo non doloroso né invasivo, attraverso una leggera pressione. È utile nel caso in cui il bambino non collabori all’esame di audiometria tonale.
  • Test delle otoemissioni acustiche: ormai di routine nei centri neonatali, viene eseguito durante il sonno, collocando all’ingresso del condotto uditivo un piccolo microfono che registra le otoemissioni acustiche. Se queste risultano assenti, si passa al test dei potenziali evocati uditivi.
  • Test dei potenziali evocati uditivi del Tronco encefalico (ABR): eseguito sui neonati che presentano fattori di rischio famigliare o che falliscono il primo test di screening con le otoemissioni acustiche, viene eseguito attraverso elettrodi applicati sul capo e permette una diagnosi certa di deficit uditivo, soprattutto se moderato o grave.

Un modello per ogni tipologia di orecchio

Una volta accertata l’ipoacusia e scelto il modello più adeguato al bambino, per garantire il migliore funzionamento dell’apparecchio e un fitting il più possibile comodo e naturale, questo viene “personalizzato” sull’orecchio del bambino. Per ottenere questa customizzazione, che si tratti di apparecchio retroauricolare o endoauricolare, l’audioprotesista realizzerà un calco dell’orecchio con una pasta per impronte auricolari, che permetterà di creare una chiocciola “su misura”. Il procedimento per la rilevazione dell’impronta è assolutamente sicuro e indolore per il bambino e prevede i seguenti passaggi: per prima cosa, una pulizia del condotto uditivo e la protezione del timpano. Si procede poi all’inserimento del materiale per il calco, utilizzando silicone o materiale acrilico. Una volta che quest’ultimo sarà indurito, il campione per la realizzazione della chiocciola personalizzata è pronto.

Programmazione e primo utilizzo

Indossare per la prima volta un apparecchio acustico è un momento importante e portatore di grandi novità nella vita di un bambino: al suo fianco ci sarà l’audioprotesista, che avrà la premura di regolarlo in modo che risponda al meglio alle sue esigenze uditive. Una volta che l’apparecchio sarà attivato, il bimbo riuscirà a sentire nuovamente suoni, voci e rumori che probabilmente lo sorprenderanno un po'. Occorrerà un po' di tempo per abituarsi a questa nuova dimensione, che gli permetterà di muoversi in un ambiente diventato nel frattempo assai più ricco e vivace. Nel giro di poche settimane potrà apprezzare appieno questo positivo cambiamento, capace di migliorare la qualità della sua vita e la sua relazione con il mondo.

Consigli utili per i genitori

Cari genitori, sappiate che con il suo nuovo apparecchio acustico, vostro figlio potrà condurre in modo del tutto normale la sua quotidianità. Di seguito potete trovare qualche suggerimento per aiutarli a vivere nel modo più sereno questa grande novità.

Aiutare il bambino a utilizzare gli apparecchi

Ogni novità, per quanto entusiasmante sia, richiede un periodo di adattamento. Potrebbe non essere facile, per il piccolo paziente, abituarsi alla presenza dell’apparecchio acustico e ai suoni che inizia a percepire grazie a esso. In questi casi, per le prime volte, può essere utile attivare il dispositivo nei momenti di svago o di gioco, quando il bambino è più portato a concentrarsi su altro, e spegnerlo in contesti dove ci sono tanti rumori di sottofondo.

Manutenzione degli apparecchi acustici

La pulizia degli apparecchi acustici è molto importante perché durino a lungo e funzionino al meglio. Per questo scopo in commercio esistono prodotti specifici, come le salviette detergenti: se il bimbo è ancora piccolo, l’onere toccherà naturalmente a voi genitori. Questi device, in particolare, devono essere protetti dall’umidità, che può comprometterne il funzionamento; per questo il consiglio è di asciugarli quotidianamente. L’ideale, in questo caso, sono i dispositivi di asciugatura elettronici, che hanno anche il vantaggio di disinfettare l’apparecchio.

Apparecchi acustici: un aiuto per la scuola

In classe, durante le ore di lezione, il costante rumore di sottofondo può creare disturbo nel bambino affetto da ipoacusia e impedirgli di seguire la lezione. Proprio per far fronte a queste situazioni è stato creato il Sistema FM-Modulazione di frequenza, uno strumento individuale che permette allo studente di distinguere la voce dell’insegnante rispetto al rumore di fondo. Si tratta di una forma di trasmissione radio che comunica in modalità wireless in questo modo: la persona che parla indossa un microfono che rileva il suono della voce e li invia a un ricevitore collegato all’apparecchio acustico dell’alunno, impianto cocleare o protesi acustica.

Apparecchi acustici: a prova di sport

Il vostro bimbo è uno sportivo? Ottimo! Non c’è nessuna controindicazione nell’indossare un apparecchio acustico e dedicarsi alla propria attività preferita. Un solo accorgimento: ricordarsi, come sempre, che sia adeguatamente pulito.

Comprare apparecchi acustici per bambini

La scelta su dove acquistare un apparecchio acustico per bambini dovrebbe essere il più possibile informata e consapevole. Come abbiamo visto, più questo genere di dispositivi è “dedicato” a chi lo andrà a indossare, migliore sarà il risultato ottenuto. Gli apparecchi acustici vengono venduti nelle farmacie o un centro specializzato, come i centri Amplifon, presenti in tutta Italia. Qui avrete il vantaggio di poter essere accompagnati in tutte le fasi del vostro acquisto. I centri Amplifon vi offrono infatti:

  • la disponibilità di un audioprotesista specializzato, in grado di offrirvi una consulenza a 360 gradi; 
  • un test dell’udito approfondito;
  • ricevere assistenza personalizzata prima e dopo l’acquisto, tramite controlli periodici e manutenzione dell’apparecchio.

Controlla l'udito di tuo figlio da Amplifon

Non esiste un apparecchio acustico migliore degli altri, ma solo uno più adatto alle esigenze di vostro figlio, che possono essere valutate e definite effettuando il test dell’udito. Nei centri Amplifon il controllo è gratuito: prenotalo subito.

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