Udito e lavoro

Nel contesto lavorativo, anche le attività più comuni possono diventare impegnative per chi convive con una perdita uditiva.

• Riunioni e call: quando più persone parlano insieme o l’audio non è nitido, seguire la conversazione può richiedere grande sforzo.
• Open space o ambienti rumorosi: rumori di fondo, stampanti, passi o voci sovrapposte rendono difficile concentrarsi e comprendere chi parla.
• Momenti informali: brevi scambi in corridoio o davanti alla scrivania possono sfuggire facilmente, anche se sono parte importante della vita sociale in ufficio.

Riconoscere queste situazioni è il primo passo per offrire sostegno e favorire un’esperienza lavorativa più serena e inclusiva.

Ecco alcuni modi in cui un caregiver può aiutare la persona di cui si prende cura a gestire meglio la giornata lavorativa. 

Anche i colleghi e i manager possono contribuire a creare un ambiente più accessibile e accogliente. I caregiver possono farsi portavoce di buone pratiche come:

• Parlare uno alla volta, evitando di sovrapporre le voci.
• Utilizzare sottotitoli o chat di supporto durante le riunioni online.
• Scegliere sale meeting più silenziose o con una buona acustica.
• Posizionarsi in modo che il volto sia ben visibile, per facilitare la lettura labiale.

Questi piccoli accorgimenti favoriscono una cultura aziendale più inclusiva e rispettosa delle differenze.

Bilanciare impegno lavorativo e ascolto costante con un apparecchio acustico richiede attenzione. Ecco qualche suggerimento:

• Regolare il dispositivo con consapevolezza in base all’ambiente, evitando volumi sonori troppo alti che affaticano l’orecchio.
• Mantenere una buona manutenzione giornaliera: pulizia, controllo della batteria o della ricarica.
• Non trascurare la salute emotiva: prendersi spazio per rilassarsi, dedicarsi ad attività che non esercitano “pressione uditiva” costante.
• Programmarsi controlli periodici con un audioprotesista per verificare che gli strumenti siano sempre in sintonia con i bisogni evolutivi.