L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo.
Pensi di avere un calo dell'udito?
L’ipoacusia consiste nell’abbassamento dell’udito, che può arrivare fino ad una perdita uditiva; nello specifico è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo che può interessare un solo orecchio (ipoacusia monolaterale) o tutte e due (ipoacusia bilaterale).
Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, la perdita uditiva è un processo lento e progressivo, così come avviene per la miopia, che interessa il 10% della popolazione mondiale e circa 7 milioni di persone solo in Italia.
Tra i sintomi che si riscontrano in chi avverte un calo dell’udito, uno dei più comuni è la difficoltà di percepire con chiarezza i suoni in ambienti e situazioni della vita quotidiana, come:
E' importante affidarsi ad una visita orl (otorinolaringoiatrica) specialistica per rilevare l’eventuale presenza dell'ipoacusia, il grado e la migliore soluzione terapeutica.
Le cause da cui può dipendere un calo dell’udito sono numerose e, come si è visto, determinano le diverse tipologie di ipoacusia. Le principali e più riconosciute sono:
La perdita o calo dell’udito può manifestarsi in modi diversi, anche in relazione alle cause e ai fattori da cui deriva. Le tipologie di ipoacusia più note sono:
Il primo passo per affrontare al meglio il calo uditivo è riconoscere serenamente la difficoltà nel percepire i suoni. Confrontarsi con una persona cara e prenotare un controllo non può che aprire la strada a una qualità della vita migliore. La valutazione della capacità uditiva effettuata dall’audioprotesista, stabilirà l’entità dell’ipoacusia.
Gli esperti Amplifon, ascoltando le richieste personali, sapranno indicare l'apparecchio acustico che, per funzionalità ed estetica, soddisfa appieno le esigenze di ascolto di ciascun individuo.
Anche la prevenzione è fondamentale: essa comprende la corretta igiene delle orecchie, l’utilizzo di protezioni acustiche quali cuffie e tappi specifici per ogni occasione, e una vita salutare che riduca il consumo di farmaci, fumo e alcol.
Come abbiamo visto, l’ipoacusia può presentare diverse cause, tipologie e gravità, nonché interessare qualsiasi età ed essere o meno associata ad altre patologie.
Inoltre, varie ricerche hanno dimostrato che l’ipoacusia rappresenta un fattore in grado di contribuire al decadimento cognitivo in adulti e/o anziani: maggiore è il livello d’ipoacusia, maggiori sono le possibilità di compromettere le funzioni cognitive.
L’adozione di rimedi semplici, come l’identificazione precoce della sordità e l’uso degli apparecchi acustici, non solo sarebbe in grado di “prevenire” la progressione del decadimento cognitivo ma potrebbe potenzialmente attenuare i sintomi della malattia.
In Italia un bambino ogni mille nati, con prevalenza del sesso maschile, è affetto da problemi di udito.
La perdita di udito nei bambini, di qualunque natura o entità, è un problema complesso che richiede una prevenzione efficace, una diagnosi precoce e, qualora necessari, l'adozione di apparecchi acustici e un processo di riabilitazione.
Le cause dell'ipoacusia infantile possono essere classificate in due gruppi: ereditarie ed acquisite e queste ultime in prenatali, perinatali e postnatali.
È indispensabile sottoporre i bambini al controllo dell’udito e, nel caso, quantificare la perdita uditiva, identificare la sede della lesione e verificare se l’ipoacusia sia causa di disabilità comunicative. Una volta stabilita la diagnosi si deve procedere ad un corretto processo riabilitativo, fondamentale per lo sviluppo psicosociale del bambino.
In materia di abilitazione/riabilitazione, i moderni apparecchi acustici hanno determinato un notevole salto di qualità nella riabilitazione del bambino con problemi uditivi.
Il concetto di invalidità civile si lega a quello di capacità lavorativa: un soggetto affetto da una disabilità fisica, psichica o sensoriale, quale è l’ipoacusia, è riconosciuto come invalido civile se la menomazione comporta una riduzione della capacità lavorativa, che viene convenzionalmente espressa in percentuale.
Nel 1992 il Ministero della Sanità, attraverso un Decreto Ministeriale, ha aggiornato la tabella delle percentuali di invalidità, che permane valida tuttora. La percentuale di inabilità al lavoro si valuta attraverso la soglia uditiva tonale calcolata in cuffia alle frequenze 500, 1000, 2000 Hz (PTA-Pure Tone Average). A seconda che l’ipoacusia sia mono o bilaterale, la percentuale di invalidità varia. Di seguito un paio di esempi: l'ipoacusia monolaterale totale viene riconosciuta con una percentuale di invalidità pari al 15%, mentre una sordità totale bilaterale con una percentuale del 58,5%.
Tutte le valutazioni sono effettuate in cuffia a “orecchio nudo”, ovvero senza alcun ausilio uditivo; l’adozione di una soluzione uditiva diminuisce la percentuale di invalidità di 9 punti per tutte le ipoacusie con PTA inferiore a 245 nell’orecchio migliore.
Una PTA superiore a 245 è considerata dal Legislatore critica per una buona protesizzazione e ad essa è attribuita una percentuale di invalidità pari al 65%. A seconda delle percentuali di invalidità misurata, l’avente diritto può ottenere ausili uditivi forniti dal Servizio Sanitario Nazionale e garanzie economiche di differente natura ed entità.
Non per tutte le cause di un’ipoacusia esistono misure preventive. Tuttavia ci sono alcuni accorgimenti importanti per far sì che tu possa sentire bene a lungo. Innanzitutto è importante consultare uno specialista di fronte ai primi sospetti di un’ipoacusia. Lo specialista può determinare, attraverso dei test, se sussiste un caso di ipoacusia, e di quale tipo. Inoltre, può consigliare in maniera completa ed eventualmente indicare le adeguate possibilità di trattamento. Tuttavia è responsabilità di ognuno di noi prendersi cura del proprio udito nella vita di tutti i giorni, in modo che non venga eccessivamente affaticato o addirittura danneggiato.
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