L’udito è il prodotto di un complesso sistema deputato alla trasformazione dello stimolo sonoro in sensazione uditiva. Suo elemento chiave è l’orecchio che capta i suoni, li trasforma in impulsi elettrici e li trasmette al cervello perché vengano letti e interpretati. L’orecchio si divide in:
- Orecchio esterno, meglio conosciuto come padiglione auricolare, che capta le onde sonore e le indirizza al timpano.
- Orecchio medio, il cui elemento principale, il timpano, fa vibrare tre ossicini detti martello, incudine e staffa, convogliando così i suoni all’orecchio interno
- Orecchio interno, in cui avviene la conversione delle onde sonore in impulsi elettrici e la loro trasmissione al cervello.
L’ipoacusia è una riduzione della capacità uditiva. È un processo lento e possiamo riconoscerne i sintomi, per esempio, nella difficoltà di chi ci sta intorno di percepire e distinguere i suoni, soprattutto in ambienti rumorosi, le parole sussurrate o i suoni che provengono da dispositivi come televisore, radio, telefono. L'ipoacusia è più frequente con l’avanzamento dell’età (circa 1/3 della popolazione con più di 65 anni ha difficoltà uditive). Le cause però possono essere diverse: esporsi a rumori intensi per lungo tempo; aver contratto infezioni come meningite, scarlattina o rosolia o malattie come l’otosclerosi; fino al fattore ereditario. Anche un eccesso di fumo e gli alcolici possono essere causa di un calo dell'udito.
L'ipoacusia neurosensoriale consiste nella diminuzione della capacità uditiva a causa di un danno nell’orecchio interno, che non riesce più a convertire le vibrazioni sonore in impulsi nervosi. Questo tipo d’ipoacusia può essere cocleare, se vi è un interessamento della coclea, oppure retrococleare se la disfunzione è a livello del nervo acustico. L’ipoacusia neurosensoriale può interessare uno o entrambi gli orecchi, caratterizzandosi rispettivamente come ipoacusia monolaterale o ipoacusia bilaterale.
E' opportuno non trascurare i potenziali sintomi di un calo uditivo, per non condizionare la qualità di ascolto e di comunicazione in generale. Di fronte a un ipotetico abbassamento dell'udito, si può effettuare prima un test online e in seguito affidarsi a una valutazione uditiva presso un centro Amplifon. Intervenire con tempestività è importante per far sì che il cervello sia sempre allenato a ricevere gli impulsi sonori e a interpretarli correttamente.
L'abbassamento dell'udito nel bambini non è molto comune, ma è comunque possibile. Di fronte al sospetto che il proprio bambino non senta perfettamente, è bene recarsi presso un centro medico specializzato per una valutazione accurata. L’audioprotesista Amplifon misurerà la dinamica di ascolto del piccolo per individuare gli apparecchi acustici più adatti. Potrà così iniziare la fase di rieducazione uditiva, processo personalizzato che coinvolge anche la figura del logopedista. Anche lo sviluppo cognitivo del bambino, infatti, è un fattore determinante nella scelta e nella regolazione della soluzione acustica.
Alcuni comportamenti possono prevenire il calo dell’udito: non ascoltare la musica in cuffia a un volume troppo alto, con delle pause regolari per lasciar riposare le orecchie; ricordarsi delle protezioni necessarie, se si lavora in un ambiente rumoroso. Moderare il consumo di tabacco, alcolici e caffeina, fungendo anche da esempio per gli altri, e praticare sport con regolarità, possono aiutare anch’essi al benessere generale dell’orecchio e di tutto l’organismo.