La classificazione degli acufeni è molto complessa. Generalmente, gli acufeni vengono distinti in soggettivi (percepiti solo dal paziente) e oggettivi (percepiti anche da un esaminatore esterno). Gli acufeni soggettivi, i più comuni, possono essere determinati da:

• danni da rumore,
• patologie dell'orecchio (es. otiti, otosclerosi, malattia di Méniere),
• azione ototossica di alcuni farmaci (ac. acetilsalicilico, aminoglicosidici, antitumorali),
• malattie metaboliche (es. diabete) e tumorali (es. neurinoma dell'acustico). 

In base al tempo di insorgenza, l'acufene può essere distinto in:

• acuto (insorgenza inferiore a tre mesi);
• subacuto (tra tre e sei mesi);
• cronico se persiste oltre i sei mesi.

Poiché le cause sono tante e cambiano da persona a persona, non esiste una cura unica per ridurre l’acufene. Solitamente si usa un approccio multidisciplinare che, secondo le linee guida internazionali, prevede:

• sedute di counselling (terapia educazionale);
• sound therapy (arricchimento del mondo sonoro del paziente);
• tecniche di rilassamento;
• terapia cognitivo-comportamentale.

Inoltre, uno stile di vita sano (es. evitare l'abuso di sale, alcool, fumo, dolci) può alleviare e soprattutto prevenire l’insorgenza di acufeni.