
La labirintite è un’infiammazione acuta o cronica del labirinto e dei suoi canali semicircolari. Essendo il labirinto sede dell’organo dell’equilibrio, sintomo principale ed inconfondibile della labirintite è la vertigine. Per questo motivo, nel linguaggio comune spesso patologia e sintomo sono oggetto di confusione. Vediamo insieme di cosa si tratta e come gestire al meglio un eventuale episodio di labirintite.
Il cosiddetto labirinto nell'orecchio interno dà anche il nome alla malattia. Il labirinto è costituito da due componenti centrali:
La labirintite ha un duplice effetto: da un lato, influenza l'udito, dall'altro contribuisce a una perdita di equilibrio, il che può causare vertigini.
In funzione delle cause scatenanti, la labirintite può essere:
La labirintite può verificarsi anche in relazione ad allergie, traumi cranici, colesteatoma o sindrome di Ménière.
Tutto sommato: le cause della labirintite sono estremamente diverse. È fondamentale, però, comprendere quale sia la causa, poiché a seconda di essa l'otorino potrà raccomandare diverse terapie. E se la labirintite viene curata in maniera precisa e puntuale, di solito se ne guarisce completamente.
A prescindere dalla sua tipologia, la labirintite presenta sintomi in linea di massima comuni:
Bambini e neonati hanno maggiori probabilità rispetto agli adulti di sviluppare un'infezione all'orecchio interno. Per una persona inesperta, tuttavia, non è sempre semplice comprendere di avere la labirintite, infatti alcuni dei suoi sintomi coincidono con quelli di altre malattie dell'orecchio, come l'otite media o la malattia di Ménière.
Ciò che è confortante è che i sintomi di solito si attenuano durante il decorso della malattia. All'inizio i sintomi quali vertigini sono più forti, ma nel giro di poche settimane si attenuano.
L'attenuazione dei sintomi, però, non deve portare a conclusioni errate. Ciò, infatti, non significa necessariamente che l'infezione sia scomparsa. Pertanto si consiglia di consultare immediatamente un otorinolaringoiatra se si sospetta una labirintite, poiché se non trattata può compromettere rapidamente l'udito.
Prima si ottiene una diagnosi chiara e definita e più efficace e mirato potrà essere il trattamento, dunque è importante rivolgersi al proprio specialista di fiducia all'apparire dei sintomi elencati in precedenza.
Per la diagnosi di labirintite quattro sono gli esami diagnostici a cui ci si può affidare:
I rimedi per la labirintite tendono ad agire su due diversi piani: il primo è volto ad attenuare l’infiammazione del labirinto, mentre il secondo agisce sui principali sintomi al fine di ridurne la percezione. In base al tipo di infiammazione, il medico prescriverà antistaminici piuttosto che cortisonici. I farmaci per contrastare vertigini, nausea e vomito sono solitamente degli anticolinergici che, annullando l’effetto dell’acetilcolina, placano la fastidiosa sensazione, favorendo un rapido recupero.
Oltre alle terapie farmacologiche, ci sono diversi accorgimenti che puoi prendere per ridurre la labirintite. Concediti molto riposo, evita lo stress, leggi, dormi bene. Trambusto, problemi e stanchezza mettono a dura prova il corpo e ritardano la guarigione.
Anche evitare repentini e improvvisi cambiamenti di posizione è importante per non peggiorare il senso di vertigini, poiché movimenti improvvisi mettono a dura prova l'organo dell'equilibrio, che è già stressato dalla labirintite.
Anche una luce particolarmente abbagliante viene percepita in maniera spiacevole in questa fase, quindi, sentiti libero di indossare gli occhiali da sole anche quando fuori fa freddo, o se possibile ridurre la luminosità dei tuoi dispositivi.
Un copioso consumo di alcol e tabacco non è inoltre benefico per il processo di guarigione. È meglio considerare i tempi di recupero come una pausa in cui è possibile concedersi un po' di relax badando a non stressarsi eccessivamente.