L'otite è un’infiammazione che può interessare l’orecchio esterno (padiglione auricolare e condotto uditivo) e/o l’orecchio medio (membrana timpanica, cassa del timpano, tuba di Eustachio).

Le otiti esterne insorgono più frequentemente dopo un bagno al mare o in piscina e sono causate da infezioni micotiche o batteriche. L'otite media, quasi sempre conseguenza di un’infezione delle alte vie respiratorie (naso e gola), solitamente un raffreddore, interessa l’orecchio medio (cassa del timpano e tuba di Eustachio) e può essere molto dolorosa con calo dell'udito e, nei casi più complessi, febbre anche alta con nausea e vomito.

Le infezioni alle vie aeree superiori (naso e gola), dal semplice raffreddore alle sinusiti e faringiti, sono le cause più comuni di propagazione dei germi che dalla tuba di Eustachio (piccolo canale che fa comunicare l'orecchio medio con il naso) raggiungono l'orecchio. L'infiammazione determina la produzione di un liquido (essudato) che può essere sieroso o purulento, più o meno abbondante, che occupa in parte o totalmente l’orecchio medio.

Sempre presente, in qualsiasi forma di otite, è la riduzione della capacità uditiva (ipoacusia), che si risolve con la risoluzione del fenomeno infiammatorio. Nei casi di cronicità o di diffusione dell’infezione verso l’orecchio interno, la sordità può essere permanente. Le infezioni respiratorie possono accompagnarsi anche a febbre, più o meno alta: spetta al medico individuare la causa e prescrivere la corretta terapia. 

L'allergia è una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario al contatto con una sostanza esterna (allergene) considerata dannosa  che, per la maggior parte delle persone, è innocua (esempio: pollini, polvere, pelo di animali, alcuni alimenti). La reazione infiammatoria si manifesta con mucose irritate, bruciore e arrossamento degli occhi, rinorrea, naso chiuso e difficoltà respiratoria.

Si possono avere reazioni anche a carico della bocca, con gonfiore delle labbra o della lingua, del viso e della gola.In alcuni casi, può essere interessato l'orecchio con sensazione di ovattamento e problemi di equilibrio. 

La presenza di cerume nel condotto uditivo è un fenomeno naturale, con funzione di protezione nei confronti dell’orecchio. Infatti, serve a mantenere la superficie del condotto uditivo morbida e grazie alle sue caratteristiche svolge un’azione antibatterica. In condizioni normali, il cerume viene lentamente espulso verso l’esterno.

Per manovre esterne – utilizzo dei bastoncini per la pulizia (cotton fioc) – dei tappi per il riposo notturno o contro il rumore, per eccessiva produzione o in caso di condotto uditivo particolarmente stretto, il cerume si può accumulare formando il comune “tappo”. Il tappo di cerume, oltre alla riduzione della sensibilità uditiva, in alcuni casi può determinare dolore ed essere causa di sviluppo batterico con conseguente otite, otalgia e febbre. Il tappo di cerume può essere facilmente rimosso dal medico di medicina generale o dallo specialista ORL o Audiologo. 

Anche i disturbi del cavo orale quali bruxismo, patologie dentali, disfunzioni dell'articolazione temporomandibolare (ATM), afte o patologie delle ghiandole salivari, possono causare disturbi che coinvolgono l’orecchio. Per esempio, una disfunzione dell'ATM può provocare dolore durante la masticazione, che si irradia all'orecchio. Non rara la presenza di acufeni.

Carie, estrazioni dentali, utilizzo di protesi dentali, possono provocare dolore irradiato all'orecchio, anche molto intenso, e difficoltà di alimentazione. Nei casi più gravi  può essere presente febbre che si risolve con il trattamento della causa scatenante.

L’infiammazione della tuba di Eustachio ha cause diverse: raffreddori, faringiti, allergie, condizioni climatiche, adenoidi. Tutti questi fenomeni favoriscono l'infiammazione della tuba di Eustachio, accumulo di secrezioni nell’orecchio medio con conseguente calo dell'udito, dolore e, in alcuni casi, febbre.

Una cura specifica in base al fattore scatenante, risolve l’infiammazione e di conseguenza il dolore: è, pertanto, importante consultare il medico di fiducia per trovare la soluzione più corretta.