Manovre ed esercizi per labirintite e vertigini

Ultimo aggiornamento 11 dicembre 2024

Esercizi per le vertigini

Che cosa sono le vertigini? Si tratta di sensazioni di sbandamento e di movimento rotatorio e oscillatorio. A questi disturbi che il paziente avverte da fermo, si associano nausea, vomito e mal di testa, assieme a una sintomatologia più generica come sdoppiamento della vista, aumento della frequenza cardiaca, fiato corto, debolezza e sudorazione profusa. Diverse sono le cause delle vertigini: si va dai problemi all'organo dell'equilibrio e alla cervicale, fino a cause più gravi come emorragie celebrali, ictus e sclerosi multipla.

Tra le vertigini più comuni, trattate con manovre, possiamo annoverare quelle causate dalla cervicale e le vertigini parossistiche posizionali (VPPB); i sintomi di entrambe le tipologie sono molti simili, quello che cambia è la causa all’origine delle vertigini che, nel primo caso, è riconducibile alla cervicale e risolvibile mediante fisioterapia, nel secondo, a problemi connessi all’apparato uditivo risolvibili mediante visita otorinolaringoiatrica.

In particolare, le vertigini originarie dall'organo dell'equilibrio sono causate dalla neurite, condizione che causa l’infiammazione del nervo vestibolare all’interno dell’orecchio, determinando l’invio di errate informazioni al cervello circa l’equilibrio. Questa patologia non va confusa con la labirintite che, oltre all’infiammazione del nervo vestibolare, determina anche l’infiammazione di quello uditivo.

Esistono diverse tipologie di manovre ed esercizi utili ad alleviare le conseguenze dei disturbi: è bene precisare che alcune manovre devono essere eseguite esclusivamente da esperti mentre gli esercizi possono essere liberamente fatti in casa quando consigliati. 

Esercizi per le vertigini da cervicale

Le vertigini causate da problemi cervicali possono essere alleviate con esercizi mirati a migliorare la mobilità del collo e la postura.

Un esercizio utile è la rotazione del capo: da seduti, mantenendo la schiena dritta, ruotare lentamente la testa a destra e a sinistra, fermandosi al punto di massimo comfort. Altri esercizi includono il sollevamento del mento verso il petto e le inclinazioni laterali del collo, che sciolgono la tensione muscolare. È importante eseguire i movimenti in modo lento e controllato, evitando di forzare il collo, per non peggiorare i sintomi.

Esercizi vestibolari per le vertigini​

Gli esercizi vestibolari sono progettati per migliorare l’equilibrio e ridurre le vertigini causate da disfunzioni del sistema vestibolare. Tra questi, il più noto è la ginnastica di habituation, che prevede movimenti ripetuti della testa e del corpo per aiutare il cervello ad adattarsi agli stimoli che provocano vertigini. Ad esempio, si può eseguire la stabilizzazione dello sguardo, fissando un punto fisso mentre si muove lentamente la testa in tutte le direzioni. Questi esercizi sono spesso personalizzati da un fisioterapista per ottenere risultati migliori.

Esercizi per le vertigini da otoliti​

Per le vertigini legate alla presenza di otoliti (come nella VPPB), gli esercizi più efficaci sono le manovre liberatorie, come quella di Epley o di Semont. Questi movimenti guidati aiutano a spostare gli otoliti dai canali semicircolari alla loro posizione originale nell’utricolo. Un esempio pratico è la manovra di Epley, che consiste nel ruotare la testa e il corpo in sequenza su specifici lati, seguendo indicazioni precise. È consigliabile eseguire questi esercizi sotto la supervisione di un esperto per garantirne la sicurezza ed efficacia.
donna con il mal di testa.

Sintomi, cause e cure per la labirintite

La labirintite è un’infiammazione acuta o cronica del labirinto e dei suoi canali semicircolari. Essendo il labirinto sede dell’organo dell’equilibrio, sintomo principale ed inconfondibile della labirintite è la vertigine.

Cosa sono le manovre liberatorie per le vertigini e chi le esegue

Per alleviare i sintomi delle vertigini parossistiche posizionali (VPPB), successivamente all'esecuzione delle manovre diagnostiche, gli otorinolaringoiatri possono eseguire sui pazienti le manovre liberatorie come la manovra di Epley e di Semont: vediamole nel dettaglio.

Manovra di Epley per le vertigini

Tale manovra viene utilizzata per trattare una specifica tipologia di vertigine, la Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (BPPV) causata da un problema all’apparato uditivo. 

Consiste nel praticare nel paziente una serie di movimenti (rotazioni della testa del paziente) che permettano il riposizionamento dei cristalli nell’orecchio, limitando i capogiri e la nausea. Viene eseguita esclusivamente dal medico con specialità in otorinolaringoiatria. 

Manovra di Semont per le vertigini

La manovra di Semont è una pratica molto semplice e consiste nell’eseguire una serie di movimenti liberatori sul paziente. In particolare, viene fatto spostare rapidamente il paziente dalla posizione di sdraiato da un lato a quella di sdraiato sull’altro lato. In questo modo avverrà il riposizionamento degli otoliti, cioè i minuscoli cristalli di calcio che, spostandosi in zone dell'organo dell'equilibrio a cui non appartengono, creano messaggi sbagliati al cervello, determinando le vertigini. Anche questa manovra viene utilizzata per la Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (BPPV) e viene eseguita, esclusivamente, da personale esperto.

Manovre liberatorie per le vertigini fai da te da eseguire a casa

Le manovre per alleviare le vertigini, come quelle utilizzate per la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), possono essere eseguite a casa per ridurre i sintomi. Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene questi esercizi siano relativamente semplici, è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista (medico o fisioterapista) prima di provare qualsiasi manovra. Un professionista sarà in grado di valutare correttamente la situazione, garantire che le manovre vengano eseguite in modo sicuro e personalizzarle in base alle specifiche esigenze del paziente.

Manovre di Epley e Semont: si possono fare da soli in casa?

È importante ricordare che, a differenza degli esercizi (manovra di Foster e gli esercizi di Brandt Daroff), le manovre liberatorie (manovra di Eply e Semont) devono essere eseguite da un esperto che assista il paziente durante tutta la durata della pratica; al contrario, gli esercizi possono essere svolti a casa dai pazienti in seguito alle indicazioni dell’operatore.

Manovra per le vertigini dall'otorino

Quando si soffre di vertigini, è sempre meglio consultare uno specialista, come un otorinolaringoiatra o un fisioterapista vestibolare. Sebbene esistano manovre che possono essere eseguite a casa, un professionista è in grado di valutare accuratamente la causa delle vertigini e di applicare tecniche specifiche in modo sicuro. Rivolgersi a uno specialista consente di ricevere una diagnosi precisa e un trattamento personalizzato, riducendo il rischio di errori e garantendo un recupero più rapido ed efficace.
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Esercizi per labirintite​

Gli esercizi per la labirintite mirano a ridurre i sintomi di vertigini e instabilità, migliorando il compenso vestibolare e aiutando il cervello ad adattarsi ai cambiamenti nel sistema dell'equilibrio:

  1. Stabilizzazione dello sguardo: Seduti o in piedi, fissare un punto davanti a sé mantenendo lo sguardo fisso, muovere lentamente la testa a destra e a sinistra, poi su e giù. Questo esercizio aiuta il cervello a coordinare i movimenti degli occhi con quelli della testa, riducendo la sensazione di disorientamento;
  2. Camminata con movimenti della testa: Camminare in linea retta a ritmo lento, muovendo la testa lentamente da un lato all’altro o su e giù. Questo esercizio stimola il sistema vestibolare e migliora l’equilibrio durante il movimento. È importante iniziare in un ambiente sicuro e con supporto, se necessario;
  3. Esercizi di habituation: Questi consistono in movimenti ripetuti che riproducono le situazioni che causano vertigini, per aiutare il cervello ad abituarsi. Ad esempio, sedersi e sdraiarsi più volte di seguito, ruotando la testa in direzioni diverse. Con il tempo, il sistema vestibolare si adatta e i sintomi si attenuano.

Esercizi di yoga per la labirintite​

Lo yoga può essere utile per alleviare i sintomi della labirintite migliorando l’equilibrio, la respirazione e riducendo lo stress che spesso peggiora i sintomi. Un esercizio efficace è la Posizione dell’Albero, che aiuta a rafforzare l’equilibrio: in piedi, appoggiare il piede destro sulla parte interna della coscia sinistra, mantenendo le mani unite sopra la testa e concentrandosi su un punto fisso davanti a sé. Anche la Posizione del Bambino, da eseguire inginocchiandosi con il busto piegato in avanti e le braccia distese, aiuta a rilassare mente e corpo, migliorando la percezione dello spazio.

Esercizi da fare in casa per la labirintite

Per gestire i sintomi della labirintite in casa, è possibile eseguire esercizi semplici per stimolare il sistema vestibolare. Ad esempio, seduti su una sedia, ruotare lentamente la testa a destra e sinistra, poi su e giù, mantenendo lo sguardo fisso su un punto davanti a sé. Un altro esercizio è la camminata in linea retta, focalizzandosi su un oggetto distante per migliorare la stabilità. Questi movimenti dovrebbero essere eseguiti lentamente e con pause, evitando di forzare in caso di forte vertigine.
audiologo in camice che accoglie una coppia nel negozio.

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Esercizi da fare in casa per vertigini e labirintite

Oltre alle manovre liberatorie, per avversare i disturbi generati da vertigini e  labirintiti, è possibile svolgere in autonomia alcuni esercizi a casa, quando consigliati dallo specialista di riferimento, come la manovra di Foster e gli esercizi di Brandt Daroff.  Così come le manovre, anche gli esercizi permettono ai cristalli di calcio (canaliti) dislocati in altre zone, di tornare nell’orecchio interno, ponendo fine ai disturbi.

Manovra di Foster

La manovra di Foster rappresenta uno degli esercizi più facili da eseguire a casa e consiste nell’ inginocchiarsi su una superficie con le mani sul pavimento, muovendo la testa su e giù fino a quando non si saranno attenutati i disturbi. Il soggetto porterà poi la tesa fino alle ginocchia e la ruoterà fino a 45 gradi, prima da un lato, poi dall’altro; questa posizione andrà tenuta per 30 secondi circa. Ripetere questa manovra per almeno 2 o 3 volte con intervalli di 15 minuti tra uno e l’altro esercizio, aiuterà il paziente a stare meglio.

Esercizi di Brandt Daroff

Anche gli esercizi di Brandt Daroff sono facili da fare a casa: il paziente si siede sul letto e si sdraia sul fianco con la testa verso l‘alto, a 45 gradi rispetto al materasso e rimane in questa posizione per 30 secondi o fino alla scomparsa dei disturbi. A questo punto, si potrà ripetere un’altra volta l’esercizio: nelle fasi acute della malattia, gli esperti raccomandano di eseguirne 5 serie, almeno 3 volte al giorno e per due settimane consecutive. 
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