
È abbastanza semplice riconoscere un'infezione all'orecchio da piercing. I principali sintomi sono:
Le infezioni possono essere causate sia dal personale specializzato durante la procedura di foratura, nel caso in cui non vengano rispettate le adeguate condizioni igienico-sanitare, sia successivamente, durante il periodo di cicatrizzazione, da una erronea o mancata esecuzione delle cure post-foro, o dal contatto con i batteri presenti sulle nostre mani.
Le infezioni all'orecchio dovute a un piercing, se trattate da subito con rimedi casalinghi o con la prescrizione di antibiotici da parte del medico si possono risolvere in breve tempo senza conseguenze particolari. In caso contrario, possono causare ascesso, sepsi, sindrome da shock tossico, cicatrici, reazioni allergiche.
L'allergia più comune è quella al nichel. Il primo sintomo che si manifesta è uno sfogo cutaneo che provoca prurito dopo 12-48h dal contatto. Questo può durare a lungo se non viene rimosso l'orecchino.
Altri sintomi sono:
Si consiglia di non indossare orecchini quando appare il sintomo e disinfettare il lobo. Si potrebbe provvedere con l'applicazione di una crema cortisonica o antibiotica dietro prescrizione medica.
Se il problema dovesse persistere è opportuno contattare un dermatologo per trovare una soluzione. Nei casi più estremi potrebbe essere necessario sottoporsi ad intervento chirurgico.
Per prevenire un'infezione all'orecchio, è fondamentale innanzitutto rivolgersi a un centro autorizzato e qualificato, evitando il piercing fai da te. In secondo luogo vanno seguite con costanza tutte le norme igieniche raccomandate dal piercer, lavandosi sempre le mani prima di toccare la zona che deve cicatrizzarsi.
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