Perforazione e rottura del timpano

Quando si parla di perforazione del timpano?

Si parla di timpano perforato quando la membrana timpanica subisce una lacerazione o una rottura.

Sintomi del timpano perforato

Un dolore acuto all’orecchio, la perdita parziale o anche totale dell’uditoacufeni (fischi, fruscii), prurito, perdita di sangue o di pus (otorrea): questi sono i sintomi più frequenti della perforazione del timpano, cioè la rottura della membrana che consente di trasmettere i suoni al cervello e che separa il condotto uditivo esterno dall’orecchio medio. Tuttavia, i segnali di un danno al timpano non arrivano soltanto dalle orecchie spesso, infatti, si presentano anche capogiri e vertigini, nausea e febbre.

Cause di perforazione del timpano

Il timpano è una membrana sottilissima che può essere lacerata da un corpo estraneo (come un cotton fioc manovrato maldestramente), per un barotrauma, cioè da un violento sbalzo di pressione, come nel caso di tuffi, esplosioni, colpi alla testa, immersioni in profondità senza compensazione o da una frattura cranica.

Più di frequente, la perforazione del timpano è una conseguenza di un’infiammazione dell’orecchio, l’otite media. Quest’ultima, infatti, può provocare il ristagno di secrezioni che premono contro la membrana timpanica fino a romperla.

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Rimedi e tempi di guarigione

Generalmente la perforazione del timpano guarisce spontaneamente entro un paio di mesi: la ferita si rimargina e si recupera la capacità uditiva pre-trauma.

Fino alla completa guarigione è fondamentale mantenere asciutto l’orecchio. Il timpano, infatti, impedisce agli agenti patogeni di arrivare all’orecchio medio; quando è perforato, questa azione protettiva viene meno e si è più esposti alle infezioni. Quindi, niente mare né piscina e la doccia soltanto con una cuffia in grado di impedire l’ingresso dell’acqua o con tappi per le orecchie impermeabili (otoprotettori).

Se necessario, l’otorinolaringoiatra può prescrivere antibiotici in gocce da applicare localmente o compresse per via orale, per contrastare un’infezione subentrata dopo la perforazione o come terapia per l’otite media. Antidolorifici, come ibuprofene e paracetamolo, possono essere consigliati per tenere sotto controllo il dolore all’orecchio. Nei casi in cui la lacerazione del timpano sia particolarmente estesa, oppure si presentino di frequente infezioni o la perdita dell’udito sia molto grave, si fa ricorso alla timpanoplastica di tipo I o miringoplastica, intervento di microchirurgia per la ricostruzione della membrana timpanica.

Operazione e interventi chirurgici

La miringoplastica è un intervento che si effettua in anestesia totale in day hospital o con un breve ricovero. Attraverso il canale uditivo o, a seconda dei casi, accedendo al timpano con un’incisione dietro l’orecchio, si ricostruisce la membrana timpanica utilizzando tessuti prelevati dallo stesso paziente oppure biomateriali. Si esce dalla sala operatoria con una medicazione nell’orecchio e un bendaggio esterno. La convalescenza è di circa due settimane. Per 15 giorni bisogna stare a riposo, evitare sforzi e movimenti repentini della testa. Attenzione anche a non mettere troppa energia nel soffiarsi il naso. Fino alla visita di controllo post-intervento vanno evitati viaggi in aereo (per evitare barotraumi) e il contatto dell’orecchio con l’acqua. La timpanoplastica ha raramente complicanze tuttavia, in alcuni casi, può insorgere un’infezione e possono manifestarsi vertigini o acufene. Le complicanze più gravi, sia pur rare, sono date da perdita dell’udito dal lato sottoposto a intervento, paralisi facciale o alterazioni del gusto.

Timpano perforato nei bambini

Nei bambini la perforazione del timpano a causa di un’otite è molto comune, ma è frequente anche la lacerazione per inserimento di oggetti estranei (es. piccole componenti di giocattoli, cotton fioc) o per barotrauma. I sintomi sono i medesimi degli adulti: dolore improvviso e acuto, che nei neonati si manifesta con pianti apparentemente inspiegabili, ipoacusia, cioè un abbassamento dell’udito e acufeni.

Nel bambino, è importante fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme che potrebbero far pensare alla presenza di un’otite e alla perforazione del timpano: febbre molto alta, problemi di equilibrio e vertigini, sfregamenti continui dell’orecchio, mancanza di appetito e i sintomi delle malattie da raffreddamento (catarro, tosse, raffreddore). Il trattamento farmacologico stabilito dal pediatra generalmente comprende una terapia antibiotica per contrastare le infezioni e la somministrazione, se necessario, di farmaci specifici per il controllo del dolore e l’eliminazione del catarro. Anche i bambini, così come gli adulti, durante il periodo di infezione, devono tenere le orecchie rigorosamente all’asciutto.

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