Il catarro nelle orecchie - anche detto catarro tubarico o muco - è dovuto ad un’infiammazione che provoca accumulo di muco non facilmente drenabile. Vediamo come curarlo.
Come per tutti i disturbi dell'orecchio, si raccomanda di consultare prontamente uno specialista che esaminerà l'orecchio accuratamente con un otoscopio per monitorare eventuali cambiamenti. Il livello del liquido viene controllato dietro il timpano. Tuttavia, il timpano può essere danneggiato dall'otite media passata. In questo caso, il medico non può vedere il versamento timpanico, ma può determinarlo solo tramite timpanometria. Con la timpanometria, la membrana timpanica e l'orecchio medio vengono esaminate per verificare eventuali fluttuazioni di pressione disturbate e l'accumulo di liquidi con l'aiuto di un dispositivo di misurazione.
Se c'è un disturbo del timpano, il timpano è rosso. Se il paziente è nella fase cronica, il timpano si ispessisce di più di rosa. Se il medico trova una secrezione sanguinolenta e luccicante bluastra, questa è un'indicazione di catarro nelle orecchie. La secrezione sana è di colore ambrato. Oltre al timpanogramma, viene spesso eseguito per la diagnosi un audiogramma sonoro, una rappresentazione grafica dettagliata dell'udito in una curva dell'udito.
Quando il catarro persiste per mesi o anni, è definito cronico. Le cause sono ancora incerte, ma il catarro potrebbe essere dovuto più a un'anomalia nel rivestimento della parte posteriore del naso e della gola. Questo potrebbe essere il motivo per cui le persone affette da questo problema hanno difficoltà a espellere il catarro che sentono nella parte posteriore della gola.
Il catarro cronico, nonostante colpisca le persone per periodi di tempo prolungati, presenta gli stessi sintomi. Diversamente, se si verificano nuovi sintomi, come congestione nasale, naso che cola, alterazione degli odori, dolore ai seni paranasali, mal di gola, alterazioni della voce o difficoltà a deglutire, il catarro cronico può indicare qualche altra problematica.
Possibili complicazioni:
La formazione del catarro nelle orecchie è determinata da alcune forme di otite che causano un’infiammazione della mucosa dell’orecchio medio e delle cavità annesse. L’essudato mucoso o sieromucoso può essere più o meno abbondante e occupare in parte o totalmente la cassa del timpano, che presenta tutte le caratteristiche dell’infiammazione.
Con minore frequenza durante i mesi estivi, le otiti medie catarrali hanno la loro massima incidenza nella stagione invernale in pieno periodo influenzale.
La sintomatologia correlata alla presenza di catarro nelle orecchie è caratterizzata da una sensazione di orecchio pieno, riduzione della capacità uditiva, autofonia, acufeni e una leggera dolenzia anche se, nella maggior parte dei casi il dolore è assente.
La riduzione della capacità uditiva solitamente è transitoria e si risolve con la risoluzione del fenomeno infiammatorio. Nei casi di cronicità o di diffusione dell’infezione verso l’orecchio interno, l’ipoacusia può essere permanente.
Cause
Sintomi
Cause
Sintomi
La sintomatologia correlata alla presenza di catarro nelle orecchie è caratterizzata da una sensazione di orecchio pieno, riduzione della capacità uditiva, autofonia, acufeni e una leggera dolenzia anche se, nella maggior parte dei casi il dolore è assente.
La riduzione della capacità uditiva solitamente è transitoria e si risolve con la risoluzione del fenomeno infiammatorio. Nei casi di cronicità o di diffusione dell’infezione verso l’orecchio interno, l’ipoacusia può essere permanente.
Le orecchie tappate o chiuse sono il sintomo più comune della presenza di catarro nelle orecchie, accompagnato da una la sensazione di pienezza o pressione, spesso con un suono ovattato o difficoltà a sentire chiaramente. Questo accade quando il muco accumulato nelle vie respiratorie superiori o nelle trombe di Eustachio ostacola la normale circolazione dell'aria e il drenaggio dei fluidi nell'orecchio medio. Altri sintomi possono includere:
Per capire se si ha del muco o catarro nelle orecchie, i sintomi più comuni includono:
La durata del catarro nelle orecchie può variare a seconda della causa sottostante. In genere, se il catarro è dovuto a un raffreddore o a una sinusite, i sintomi possono durare da alcuni giorni a una settimana. Tuttavia, in alcuni casi, se il muco non viene drenato correttamente o se c'è un'infezione, il problema potrebbe persistere per settimane. Se il catarro nelle orecchie dura più di una settimana o se provoca dolore o febbre, è consigliabile consultare un medico per valutare la situazione e escludere infezioni come otite o altre complicazioni.
La visita specialistica assume primaria importanza sia per intervenire tempestivamente sul possibile danno uditivo, sia per le possibili conseguenze generali date soprattutto dalle forme purulente. Sarà compito del medico, dopo la visita, effettuare la diagnosi con conseguente terapia.
Gli antiinfiammatori e i mucolitici sono i farmaci d’attacco. Solo in presenza di febbre, può essere necessario iniziare una terapia antibiotica. Utili i lavaggi nasali con soluzione fisiologica o con acqua di mare sterile e i decongestionanti nasali, questi ultimi da non utilizzare nei bambini. La terapia termale trova indicazione primaria, in caso di cronicità ripristinando la permeabilità tubarica e il trofismo della mucosa della tuba e dell’orecchio medio.
Il Fluimucil (a base di acetilcisteina) è un mucolitico, cioè un farmaco che aiuta a fluidificare il muco, rendendolo più facile da eliminare. Tuttavia, viene generalmente usato per problematiche legate alle vie respiratorie, come bronchiti o sinusiti.
Per il catarro nelle orecchie, può essere utile in alcuni casi se il problema è causato da un’ostruzione della tromba di Eustachio legata a un accumulo di muco nelle vie respiratorie superiori. In questi casi, il Fluimucil potrebbe aiutare a liberare le vie respiratorie e ridurre la pressione sull’orecchio.
Per il catarro nelle orecchie, i farmaci dipendono dalla causa sottostante, ma alcuni dei più comuni includono:
L'Acqua di Sirmione è conosciuta per le sue proprietà terapeutiche grazie ai suoi minerali e alla sua composizione ricca di sali minerali. Tradizionalmente, viene utilizzata per trattare disturbi delle vie respiratorie, come la sinusite o la congestione, ma può anche essere utile in caso di catarro nelle orecchie.
Il suo effetto benefico potrebbe derivare dall'azione decongestionante e lenitiva che aiuta a liberare le vie respiratorie e favorire il drenaggio del muco accumulato nelle trombe di Eustachio, che sono quelle strutture che collegano l'orecchio medio alla gola e naso. Per il catarro nelle orecchie, l'Acqua di Sirmione potrebbe essere utilizzata come soluzione per fare inalazioni o gargarismi (seguendo le indicazioni specifiche per l'uso) o, più raramente, per lavaggi nasali sotto indicazione medica.
Se il catarro nelle orecchie persiste da mesi, è importante trattare la causa sottostante e cercare soluzioni che favoriscano il drenaggio del muco. Ecco alcune opzioni che possono aiutare a sciogliere il catarro e alleviare la pressione:
Il catarro nelle orecchie dei bambini è un problema comune, spesso causato da raffreddori, infezioni respiratorie o allergie. Per eliminarlo, ci sono diversi rimedi sicuri ed efficaci:
Il catarro può influenzare orecchie, naso e gola poiché queste aree sono collegate attraverso le trombe di Eustachio, che vanno dall'orecchio medio alla parte posteriore del naso e della gola. Quando si accumula muco nel naso e nella gola, questo può facilmente risalire nelle trombe di Eustachio, causando congestione nelle orecchie e sensazione di orecchie tappate. Inoltre, l'infiammazione o un'infezione nelle vie respiratorie superiori (come il raffreddore o la sinusite) può influire su queste vie, peggiorando la sensazione di pressione o rumori nelle orecchie.
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