Ipoacusia neurosensoriale

Sentire bene per allenare la mente

Riduzione della sensibilità uditiva e possibilità di sviluppare forme di decadimento cognitivo: studi concordano nell'identificare una relazione diretta tra ipoacusia e la demenza senile. Cosa vuol dire? 

L'udito e il decadimento cognitivo

La ricerca scientifica ha dimostrato come le persone con una riduzione della sensibilità uditiva -tendenzialmente l’ipoacusia risulta più incidente dopo i 60 anni di età, ma resta comunque presente anche in fasce giovani della popolazione siano maggiormente predisposte a sviluppare forme di demenza senile. Nonostante le cause di questo legame restino al centro dell’attività degli scienziati, anche alla luce della crescita costante della popolazione mondiale, dovuta al miglioramento delle prestazioni sanitarie e alla maggiore consapevolezza nei confronti dei temi alimentari, il dato impone riflessioni e interventi da programmare per gli anni a venire. Analizzando le stime fornite dalle Nazioni Unite infatti, nel 2050 una percentuale pari al 21% della popolazione globale avrà oltre 65 anni; per l’Organizzazione Mondiale della Sanità inoltre, l’attuale quota di 36 milioni di persone affette da disturbi di carattere cognitivo è destinata a triplicare nel medesimo arco temporale. Appare dunque importante comprendere in quale modo si possa arrestare la “pericolosa relazione” che coinvolge udito e cervello con l’intento di ridurre i rischi legati all'ipoacusia neurosensoriale.

Prevenire l'ipoacusia neurosensoriale

Rendersi conto dell’insorgenza di una diminuzione della sensibilità verso gli stimoli sonori è il primo passo per contrastare ulteriori conseguenze, tra cui il rischio di decadimento delle funzioni cognitive. Legittimo dunque domandarsi come procedere per tutelare la propria salute da quel momento in poi. Per iniziare a comprendere natura ed effetti dell’ipoacusia neurosensoriale, un primo aiuto può provenire dall'audiometria online: anche nella propria abitazione, in un ambiente riservato nel quale è più facile sentirsi a proprio agio, è possibile prendere coscienza della propria capacità di ascolto attraverso il test dell’udito online. A questo può fare seguito una visita in un centro specializzato, per sottoporsi ad un semplice test audiometrico a cura del personale tecnico ed eventualmente prendere in considerazione la prova di apparecchi acustici su misura.  In particolare i test di Rinne e Weber consentono di stabilire rapidamente se si tratta di un caso di ipoacusia conduttiva o neurosensoriale.

Attivarsi in tempi brevi per contrastare i fastidi di natura uditiva, effettuare una valutazione grazie ai test audiometrici ed eventualmente ricorrere ad apparecchi acustici: sono queste le principali misure per ostacolare il calo delle funzioni cognitive dovuto all'ipoacusia neurosensoriale. Senza dimenticare che uno stile di vita sano dovrebbe prevedere anche attenzioni quotidiane da riservare all'orecchio.

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