Cocleopatia

Affrontare e gestire l’ipoacusia con consapevolezza

La coclea, o chiocciola, è una parte dell’orecchio interno deputata all’udito. La coclea corrisponde alla porzione anteriore del labirinto e comprende una parte ossea e una membranosa. 

 La coclea ossea è una cavità piena di liquido, perilinfa, dove si trova la coclea membranosa. La coclea membranosa, dalle pareti morbide, è una sorta di cilindro avvolto a spirale e ripieno di un altro liquido, endolinfa, con composizione diversa rispetto alla perilinfa. All’interno della coclea membranosa è contenuto l’organo del Corti, che contiene le cellule cigliate la cui estremità è immersa nell’endolinfa

L’origine della cocleopatia

I suoni provocano onde di pressione/vibrazione del timpano che le trasmette alla catena degli ossicini e da questi all’endolinfa. L’organo del Corti riceve i movimenti del liquido endolinfatico e li trasforma in impulsi elettrici che vengono poi trasmessi, attraverso il nervo acustico, alle aree uditive corticali per essere elaborate.

Qualsiasi fenomeno degenerativo che colpisce la coclea, genericamente definito come cocleopatia, può alterare o bloccare la trasmissione del segnale sonoro, dalla periferia alle aree uditive corticali. L’esito può essere lieve o determinare una diminuzione della sensibilità uditiva e una riduzione della capacità di riconoscimento della parola.

Le cause della cocleopatia

I fenomeni patologici che possono causare la cocleopatia possono suddividersi in: 

  • fattori estrinseci: rumore (quotidiano, in ambiente di lavoro, per attività ludiche); ototossici (es. utilizzo di alcuni tipi di farmaci, droghe, nicotina, caffeina); stili di vita errati (eccessi alimentari);
  • fattori intrinseci: alterazioni della fisiologia cellulare; fattori vascolari (es. fenomeni alterata irrorazione cocleare, processi arteriosclerotici, vasculopatia diabetica); fattori infiammatori (a origine batterica o virale, es. meningite); fattori metabolici (ipercolesterolemia, diabete).

I diversi elementi possono agire singolarmente o in combinazione e, pertanto, la suddivisione riveste un ruolo esclusivamente descrittivo. Infatti è ormai accertato che l’evento patogeno può agire singolarmente o insieme ad altri, tanto da rendere difficile individuare, se non in una ridotta percentuale di casi, quale sia stata la causa principalmente responsabile della cocleopatia.

I fenomeni cocleopatici possono interessare qualsiasi fascia di età, anche se nella popolazione adulta/anziana si ha l’incidenza maggiore, con prevalenza del sesso maschile.

Da un punto di vista generale, la riduzione della capacità uditiva conseguente alla cocleopatia è caratterizzata da un’ipoacusia neurosensoriale che può essere mono o bilaterale, mono o multi frequenziale. L’evoluzione nel tempo è verso un aggravamento del danno cocleare con conseguenze riconducibili all’alterazione della vita di relazione determinata dalla ridotta capacità uditiva. 

Una maggiore attenzione verso la prevenzione, l’identificazione precoce della sordità e, qualora ci siano le indicazioni, l’adozione di rimedi semplici, come per esempio l’uso degli apparecchi acustici, sono elementi essenziali di prevenzione e ripristino delle abilità uditive.

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